domenica 8 maggio 2016

Racconti da MrB & LdB - ...e le palline no?

2 - ...e le palline no?

Uno dei lettori del precedente racconto mi ha dato lo spunto per proseguire sul tema riguardante il rapporto che si crea in campo tra il Golfista e i suoi Attrezzi.
 A dire il vero ero orientato su ben altro argomento ma avrei perso una continuità nel racconto che sono sicuro possa essere apprezzata.
Nei riguardi della palla da golf si instaura, diversamente che con i ferri, un rapporto di mutua complicità; un sorta di  odio e amore riscontrabile forse solo nelle relazioni più trasgressive.
Alla partenza di un giro selezioniamo la pallina da golf, con molta cura, tra quelle che sono nella sacca; quando l'abbiamo scelta, ad alta voce la proclamiamo nostra paladina come fossimo ad un torneo medievale per conquistare i favori della regina quindi la rigiriamo nella mano e se notiamo una sia pur piccola macchia corriamo premurosi a lavarla.
Quando finalmente arriva il momento, la adagiamo delicatamente su un tee fissandola intensamente e amorevolmente mentre lei, dopo tante coccole, si rilassa fiduciosa e............. che botta!!!
Concentrati sul nostro gioco non stiamo ad immaginare quel che lei possa dire di noi in quel momento ma cerchiamo di seguirla nel suo volo certi della sua gratitudine per quell'attimo di gloria che le stiamo regalando. Gratitudine forzata dalle leggi della fisica più che dalla sua volontà, presumo.
Dopo un simile tradimento qualsiasi amante avrebbe da dir la sua!!
Lo scopriamo non appena arriviamo sul presunto luogo di atterraggio: ha approfittato di un lieve refolo di vento per farsi trasportare oltre l'ultimo filo d'erba e cadere nel solco di una zolla rimossa rendendoci come si dice ' pan per focaccia'!!!
Se potessimo la alzeremmo e ripartirebbero le solite coccole, incuranti quali amanti distratti che siamo, di quel che le abbiamo fatto. Anche lei, se pur scioccata da quello strano trattamento, è disposta a darci un'altra occasione per dimostrarle che in fondo la adoriamo.
Qualche dubbio le viene guardandoci armeggiare nella sacca ma, vedendo che ne estraiamo un ferro tutto sommato più piccolo di quello usato in precedenza, quei dubbi vengono subito abbandonati. Avvicinandoci le rivolgiamo qualche parola di incoraggiamento, appena sussurrata in modo che chi sta intorno non possa interpretarle, a dimostrazione di quanta intima complicità è fatto il nostro rapporto: quante volte avete sentito, o meglio intuito, un compagno di gioco dire: ma che ca**o avrai da farfugliare ad ogni colpo? Gioca sta palla!!!
Lei nota il movimento armonioso e leggero e si rilassa quasi fosse nella vasca con l'idromassaggio e........ altra botta!?!?
Sente in lontananza il suo amante rivolgersi agli amici::
- si è infilata proprio nel buco e quindi ho dovuto colpirla forte;
Poi rivolto a lei con voce sempre più affievolita dalla distanza:
- vola, vola!!
Ma che volare e volare mi hai quasi spaccata in due. Quasi rimpiange d'essere stata scelta, ma mentre si prepara all'atterraggio dà un occhio al terreno sottostante onde evitare altre insidie:
- ma nessuno mette a posto queste dannate zolle? Non voglio finire in un altro buco, non voglio che il nostro si trasformi in un rapporto sadomaso! Trovato!!
Mentre si tuffa a capofitto in quella soffice sabbia bianca le vengono alla mente le foto che giacevano in fondo alla sacca dei posti più esotici, dove lui aveva intenzione di andare. Questa volta lo vedrò finalmente sorridere felice.
Il golfista non può dirlo ad alta voce, ma può pensarlo: per la miseria, ca**o, bastava un metro in più e non sarei in questo guaio!
Un amante intuisce anche quello che non dici specialmente se il cosiddetto 'body language' non è dei più compassati. Non può essere pensa lei. Tutte quelle foto allora? E tutte quelle moine: Vedrai che posti, ci divertiremo. Deve avere qualche problema in famiglia.
Il ferro questa volta ha un bel loft aperto, veloce si inabissa nella sabbia che sollevandosi mi trascina fuori dal buco; devo fare ammenda dei miei cattivi pensieri nei suoi confronti, sento tutti quei granellini di sabbia solleticarmi, mi sorreggono in aria e poi mi depositano su di un morbito tappeto erboso. Dalla sua espressione capisco che è soddisfatto anche se traspare ancora il broncio per quel colpo perso: se sapesse che ho scelto io di atterrare in quel buco, su quella bella spiaggia!!
Non ho una visione panoramica del posto ma intravedo un'asta con sulla cima una bandiera gialla.
Lui torna a fare il carino: segna il punto dove sono con un marchino e mi solleva con grazia, sembra chiedere scusa per i colpi che mi ha dato fin'ora; mi pulisce con un panno morbido e io ci ricasco!
Nel rimettermi giù in terra sussurra parole dolci, come resistere?
Se almeno dicesse chiaro e tondo cosa vuole da me non avrei nulla in contrario a soddisfarlo, ma no, sempre sibillino.
Mi piace il tocco leggero e delicato con cui mi invita a rotolare in avanti.
( incredibile! Mentre sto scrivendo la radio in sottofondo manda Patty Pravo....tu mi fai girar, come fossi una bambola, poi mi butti giù... Etc. VERO, LO GIURO. Niente di più allusivo, non posso ignorare la coincidenza ).
Da come, dalla mia visuale, si avvicina l'asta intuisco che lui vuole che ci vada vicino: eseguo!
Ahhhh........vedo all'ultimo momento che l'asta è dentro un buco, e ci sto per finire dentro.
Qualcuno alza l'asta e la sposta, faccio appena in tempo a sterzare sul bordo buca che per fortuna mi centrifuga via; con le ultime energie rimaste mi butto a capofitto sull'asta e finalmente la tocco:
Missione compiuta.
Per poco non finivo nell'ennesimo buco e chissà cosa avrei dovuto patire. Per un attimo non sento alcun rumore, anche gli uccellini hanno smesso i cinguettare; dove sono le tanto attese urla di gioia? Nulla.
La mano che mi solleva mi stringe forte, se avessi una gola sarei già morta soffocata. È lei che con un gesto da giocatore di football americano, mi lancia in aria con una perfetta parabola.
(da non credere, proprio in questo momento la radio in sottofondo trasmette Caterina Caselli che canta: Perdono, Perdono..etc. Sembra proprio sincronizzata con questa storia! )
Comunque questa volta non ho scelta , anche se non ho capito il perché di questo ripudio, mi inabisso nell'acqua che riempie un'enorme.....bucaaaa!!!  (a saperlo prima, mi sarei risparmiata tante umiliazioni!).
Almeno qui, sotto l'acqua, non dovrò più subire le angherie di incontentabili amanti.


FINE

PS. Trascorsi pochi giorni qualcosa mi afferra e mi tira fuori dall'acqua. Ricoperta di fango non vedo nulla ma sento una voce ben nota dire: guarda questa palla sembra nuova, proprio della mia marca preferita, chissà che rabbia chi l'ha persa!!!
Ho un solo leggerissimo brivido, poi però la piacevole consapevolezza di un piatto freddo da servire, mi fa tornare il sorriso: il piatto della vendetta.

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